Il codice a barre ha compiuto 50 anni

Dal 1973 il codice a barre GS1 ha rivoluzionato il modo di vendere e comprare: oggi assistiamo alla sua evoluzione in conformità con le nuove esigenze di aziende e consumatori. La nuova generazione di barcode offre nuovi livelli di completezza delle informazioni, a vantaggio di imprese, persone e ambiente

Il 3 aprile 1973, negli Stati Uniti, le principali aziende nel settore dei beni di largo consumo decisero di introdurre un unico standard per l’identificazione dei prodotti: quello che oggi conosciamo tutti come il codice a barre GS1. Da quel momento in poi lo sviluppo del codice a barre non si è più fermato. Oggi è presente su oltre 1 miliardo di prodotti: solo in Italia, nei supermercati, ipermercati e punti vendita a libero servizio ogni anno vengono venduti circa 350 mila prodotti di largo consumo confezionato con codice a barre GS1 (senza contare i prodotti a peso variabile e il non food). La rivoluzione portata dal codice a barre ha cambiato per sempre il nostro modo di fare acquisti, collegando un prodotto fisico a informazioni digitali che viaggiano senza impedimenti lungo tutta la supply chain, e continuerà a farlo anche negli anni a venire.    
I codici a barre di nuova generazione promettono di trasformare ancora una volta la nostra vita, avendo la possibilità di contenere quantità senza precedenti di dati affidabili per aziende, autorità di regolamentazione, consumatori e pazienti, offrendo molto più di semplici link a pagine web: possono infatti raccontare la provenienza di un prodotto, la presenza di allergeni, la certificazione biologica, le modalità di riciclo e la sua impronta ambientale, giungendo ad un nuovo livello di trasparenza che aiuterà le persone a prendere decisioni sempre più consapevoli su ciò che acquistano. Dietro a questa straordinaria invenzione c’è GS1, organizzazione no profit che sviluppa gli standard globali presente in 116 paesi tra cui l’Italia, dove dal 1978 a rappresentarla è GS1 Italy, che si prepara a tagliare il traguardo dei 45 anni di attività.

CODICI 2D: LA NUOVA GENERAZIONE DEI CODICI A BARRE        
GS1 sta creando una rete di leader del settore per diffondere i barcode di nuova generazione in tutto il mondo. “Dobbiamo replicare la visione ambiziosa dei leader che nel 1973 si unirono per il bene comune. Se passiamo tutti a una nuova generazione di codici a barre standard GS1, metteremo la tecnologia al servizio di un commercio più efficiente, di acquisti più sostenibili da parte dei consumatori e della sicurezza dei pazienti”, afferma Francesco Pugliese, presidente di GS1 Italy (nella foto accanto). Alla fine del 2020, GS1 ha lanciato un’iniziativa globale per la transizione dai codici a barre tradizionali a quelli di nuova generazione insieme ai principali attori del settore retail: entro il 2027 avrà quindi luogo in maniera definitiva l’adozione di codici 2D.

GS1 DIGITAL LINK
Il GS1 Digital Link definisce una nuova struttura standard di informazioni in un QR code per connettere i consumatori a tutte le informazioni di prodotto (ingredienti, indicazioni di riciclabilità, offerte, valutazioni degli utenti, social). Questo indirizzo web contiene un codice di identificazione GS1 del prodotto, come il GTIN, e abilita collegamenti Internet a tutti i tipi di informazioni, business-to-business e business-to-consumer, di marketing o di servizio. Il QR code di GS1 Digital Link, scansionabile con lo smartphone, abilita infinite applicazioni, anche in chiave di sostenibilità: può essere usato per contribuire alla riduzione degli sprechi, soprattutto alimentari, codificando la data di scadenza e abilitando promozioni e incentivi per l’acquisto di prodotti vicini alla scadenza, e all’economia circolare, fornendo informazioni dettagliate sulla riciclabilità di prodotti e consigli per il loro riuso.  

“Il codice a barre GS1 è riconosciuto in tutto il mondo ed è pronto per nuove attività. Noi di GS1 stiamo avviando una transizione globale dai codici a barre tradizionali ai codici a barre di nuova generazione per fornire maggiori e migliori informazioni sui prodotti e per massimizzare la potenza dei dati utili a prendere decisioni ponderate ed efficienti. E diamo il benvenuto a tutti coloro che parteciperanno insieme a noi a questo viaggio”, conclude Bruno Aceto, CEO di GS1 Italy (nella foto accanto).

A cura della Redazione