Il progetto in ambito ECR Italia arriva al suo secondo step e fornisce alle imprese un set di dati standard (con video tutorial) per misurare e condividere consumi ed emissioni con i partner della filiera. Uno strumento utile per evitare doppi conteggi e prendere decisioni consapevoli mirate a ridurre l’impatto climatico
Nel settore del largo consumo, più del 90% delle emissioni totali di un’impresa derivano dalla value chain, ovvero dai fornitori diretti e indiretti. Per questo, raccogliere e rendicontare le emissioni generate dalla filiera è sempre più importante in un’ottica di riduzione dell’impatto climatico. Nasce da queste considerazioni “Misurare l’impatto climatico aziendale: il set di dati standard da condividere con i partner di filiera”, la nuova guida realizzata da GS1 Italy in ambito ECR per aiutare le imprese a misurare la propria impronta ambientale lungo tutta la filiera. Questo manuale, disponibile gratuitamente, costituisce il secondo step del progetto di GS1 Italy dedicato al tema della raccolta e della strutturazione dei dati per il calcolo della cosiddetta “corporate carbon footprint”: dopo il book “Misurare l’impatto climatico aziendale: come ottenere dati strutturati e affidabili”, che aiuta le imprese a reperire i propri dati di sostenibilità, la nuova guida chiarisce come portare il processo di raccolta dati lungo tutta la filiera, usando un linguaggio comune che possa essere adottato dai diversi attori per facilitare lo scambio di dati climatici. Ottenere informazioni sulle emissioni, infatti, non è sufficiente: lo scambio di dati tra aziende, che possono avere – e di fatto hanno – maturità differenti sul tema della raccolta e della comunicazione dei dati, è per sua natura complesso e oggi viene spesso gestito in modo destrutturato. È quindi necessario che i dati climatici siano non solo affidabili, ma anche condivisibili. Grazie ai lavori in ambito ECR Italia, al supporto delle aziende del gruppo di lavoro e alla collaborazione con GreenRouter, è stato quindi definito un set di dati condiviso per ottimizzare e uniformare lo sforzo di raccolta e rendicontazione da parte del fornitore e ottenere un flusso uniforme di dati strutturati lato cliente (per la quota di competenza). Il manuale, infatti, fornisce e illustra come compilare un set di dati standard ambientali, raccolti in un documento Excel, che ogni fornitore potrà usare per calcolare la propria corporate carbon footprint, condividendola con i clienti impegnati nella raccolta dei dati di Scope 3 del GHG Protocol, ovvero le emissioni “indirette” derivate dalla supply chain dell’azienda, dalla materia prima allo smaltimento del prodotto. Inoltre, supporta le aziende nell’identificare dei driver di ripartizione che consentono di scambiare i dati relativi all’attività aziendale di chi riceve il set, evitando i doppi-conteggi all’interno della filiera. La guida è quindi particolarmente strategica e potrà essere utilizzata ogni volta in cui produttori, retailer e operatori logistici richiedono dati di consumo o di CO2e ai loro fornitori. Lo strumento è utile sia nel caso in cui l’azienda richieda ai propri fornitori il dato di consumo/attività (per poi misurare al proprio interno l’impatto prodotto), sia nel caso in cui il dato richiesto sia direttamente quello relativo alle emissioni di CO2e (per cui il fornitore sarà tenuto a effettuare il calcolo).
GS1 Italy ha inoltre realizzato un video tutorial che illustra il tema della condivisione dei dati di Scope 3, le motivazioni per cui è stato creato un set di dati, come utilizzare questo nuovo tool e con quali finalità.
“Da diversi anni GS1 Italy in ambito ECR supporta le aziende con progetti che hanno in comune la capacità di ridurre le emissioni di CO2 e di produrre impatti positivi sulla sostenibilità. I dati climatici, infatti, assumono sempre più importanza per le aziende e coprono un perimetro che va oltre le attività da loro direttamente gestite. Con questo strumento vogliamo aiutare le imprese nel complesso processo di condivisione delle informazioni di sostenibilità climatica, dotandole di un set di dati standard ambientali. Nel documento, spieghiamo passo per passo tutto il processo, anche attraverso degli esempi che consentono di comprendere e di interpretare correttamente le informazioni da inserire. Così, ottimizziamo e uniformiamo la raccolta e la rendicontazione dei dati e aiutiamo le imprese a prendere decisioni consapevoli per ridurre il loro impatto”, commenta Silvia Scalia (foto a sinistra), ECR Italia and training director di GS1 Italy.
Le linee guida “Misurare l’impatto climatico aziendale: il set di dati standard da condividere con i partner di filiera” sono disponibili gratuitamente sul sito di GS1 Italy. Il video tutorial in versione integrale è disponibile sull’Academy Learning Center di GS1 Italy: per richiedere l’accesso, si può scrivere a formazione@gs1it.org.
A cura della Redazione