Strategie di crescita per la storica azienda italiana Morocolor Italia SpA, che ora fattura oltre 20 milioni di euro e detiene il marchio PRIMO, rilevata dal gruppo Osama
Continuità territoriale e gestione familiare, ma con una nuova visione commerciale, che punta al rafforzamento del mercato nazionale e allo sviluppo di quello internazionale. Proprio nell’anno di celebrazione del suo 90° anniversario, la storica azienda Padovana di colori MOROCOLOR ITALIA SpA – 21 milioni di fatturato e 100 dipendenti – entra nel gruppo OSAMA della famiglia Tschang, attiva da oltre 50 anni nello Stationery e leader di mercato. Nata nel 1933 da nonno Camillo, che fondò CMP (Camillo Moro Padova), avviando la produzione di quei gessetti per lavagna, che fanno parte della nostra memoria collettiva e che sono stati usati da tanti bambini e ragazzi nelle scuole italiane. A completare la gamma di prodotti c’erano, inoltre, ceralacca, palline di terracotta e inchiostro in polvere, articoli di altri tempi, ma che hanno fatto la storia della cancelleria. Sono passate quattro generazioni e oggi Morocolor Italia SpA esporta in più di 80 paesi nel mondo la sua produzione di colori e prodotti per uso didattico e artistico.
“Siamo lieti di entrare a far parte del gruppo Osama”, – dichiara Marco Moro, Presidente di Morocolor – che spiega “L’anima di Morocolor è sempre stata prima di tutto produttiva: abbiamo sempre creduto e investito nella produzione italiana, nella sicurezza e sostenibilità del prodotto e dell’azienda, anche quando molti dei competitor hanno iniziato a spostare i propri siti produttivi all’estero, inseguendo un più basso costo della manodopera. Oggi siamo orgogliosi di aver fatto questa scelta, sempre con la convinzione che, migliorando i processi, investendo sull’automazione e sulla crescita delle persone, si potesse arrivare a competere con chi aveva preso strade diverse e avuto maggiori benefici nell’immediato. Non sempre siamo riusciti a dare il giusto valore commerciale a questo approccio: siamo certi di aver trovato in Osama, e nella sua anima commerciale, il partner giusto per proseguire su questa strada e far crescere ulteriormente Morocolor, comunicando meglio al mercato il valore del nostro prodotto e condividendo, al contempo, approccio e valori ancora familiari di lungo periodo con la famiglia Tschang, in un mondo che, al contrario, è più orientato alle operazioni finanziarie di breve periodo”.
“Grazie a nuovi investimenti, ai consolidati rapporti commerciali con i partner distributivi del nostro gruppo e al supporto della rete vendita, contiamo di incrementare lo sviluppo e la distribuzione del mercato italiano e internazionale”, spiega Koici Tschang, AD di Osama e Morocolor Italia, gruppo con fatturato stimato in 40 milioni nel 2023 e con una quota di export del 50%. “Il progetto, a partire dal primo trimestre 2024, è di arrivare sul territorio nazionale con una proposta integrata omnicanale: GDO, Fornituristi ufficio e scuola, Ecommerce, ingrosso e cartolibrerie al dettaglio, da sempre fedeli ai nostri marchi; avendo poi uno sguardo attento verso i possibili futuri nuovi canali come i Brico e DIY. Parallelamente, grazie al network commerciale del gruppo Osama e alle competenze produttive di Morocolor, puntiamo ad incrementare la distribuzione dei brand PRIMO e OSAMA nei principali mercati internazionali. Siamo felici di iniziare questo percorso con la famiglia Moro, con la quale, fin dal primo giorno, abbiamo condiviso l’attenzione alla qualità dei prodotti, alla sostenibilità, alla crescita delle persone, oltre la visione di lungo periodo”.
Grazie all’acquisizione di Morocolor, il gruppo Osama oggi conta 140 dipendenti, 3 Uffici (Milano – Padova – Shanghai), 2 stabilimenti produttivi e 3 logistiche, per un totale di 22.500 mq. Le sedi di Milano e Padova sono attrezzate con 3000 mq di pannelli fotovoltaici, che producono oltre 600KWp evitando l’immissione di oltre 318.000kg di CO2 nell’ambiente ogni anno. Esempio, questo, di quanto entrambe le realtà, Osama e Morocolor, siano consapevoli e attente alla grande responsabilità sociale nei confronti dei propri clienti, dei consumatori e del pianeta.
A cura della Redazione
